Mandarino (citrus deliciosa)





mandarino Il mandarino appartiene alla famiglia delle Rutacee, è un albero affine all'arancio, ma con una pianta di piccole dimensioni, con portamento compatto e regolare, le foglie sono piccole e strette e i fiori bianchi.
Il frutto del mandarino è simile all'arancia, ma di dimensioni più piccole e di sapore più dolce, con la buccia sottile, ricca di oli essenziali, facilmente staccabile dagli spicchi e all'interno sono presenti numerosi semi. L'epoca di maturazione è compresa tra novembre e marzo.
Ultimo agrume introdotto in Europa, il mandarino si è subito imposto per la sua versatilità anche in pasticceria. E' difficile da credere che un frutto considerato adesso così familiare come il mandarino sia arrivato in Italia soltanto nel 1928, eppure fu proprio in quell'anno che la pianta fu introdotta nel piccolo stato di Malta come curiosità per botanici e ricercatori.
La fortuna del mandarino però fu rapidissima, soprattutto in Sicilia e in Calabria, dove si acclimatò immediatamente senza alcun problema. Quel frutto, raro, piccolo, solare, piacque subito agli italiani, grazie alla sua dolcezza (un vero primato tra gli agrumi), e alla buccia che non aderisce alla polpa e si toglie con facilità. La stessa scorza, morbida e profumata, divenne una ricercata materia prima per l'industria dei liquori e in pasticceria.
Per i nostri nonni il mandarino era una rarità che compariva come protagonista della tavola di Natale.


L'origine del mandarino

Il mandarino, come altri agrumi, è di origine asiatica, probabilmente della Cina meridionale, ed è stato importato in Europa dai Portoghesi.

Zone di produzione dei mandarini

Pianta mandarino I maggiori paesi produttori di mandarini sono il Giappone, la Spagna, l'Italia, gli Stati Uniti, il Brasile e l'Argentina. In Italia la coltura dei mandarini è praticata soprattutto in Sicilia, in Calabria, in Campania, in Puglia e in Sardegna.

Le proprietà nutrizionali

Le caratteristiche dei mandarini in fatto di contenuti sono affini a quelle degli agrumi, con presenza di vitamina A e una quantità di vitamina C simile a quella contenuta nell'arancia. Contengono zuccheri e sali minerali in minore quantità rispetto all'arancia, in compenso contengono più bromo, che è un sedativo del sistema nervoso e facilita il sonno, per questa ragione è opportuno riservare i mandarini al pasto serale. Hanno un'azione stimolante sul fegato, favoriscono la digestione e l'attività dell'intestino. Esercitano un'azione diuretica e sono raccomandabili a chi soffre di ipertensione e anemia.
Ha proprietà antiossidanti e i migliori da questo punto di vista sono quelli che, a maturazione, sono i più colorati possibile.

tabella nutrizionale per 100 grammi di mandarini
calorie 72
proteine 0,9 g
carboidrati 9,4 g
lipidi 0,3 g
zuccheri 17,6 g
acqua 81,4 g
fibre 1,7 g
Vitamina A 18 mg
Vitamina B1 0,08 mg
Vitamina C 42 mg
ferro 0,3 g
sodio 1 mg
fosforo 19 mg
calcio 32 mg
potassio 210 mg



Le varietà di mandarino

Ci sono diverse scuole di pensiero che riguardano le classificazione botanica dei mandarini, anche se la maggior parte di quelli coltivati in Italia è il mandarino comune, detto Avana (matura a fine novembre). Il mandarino ha dato il via ad una serie di ibridi ottenuti dall'incrocio con altri alberi da frutto, infatti dal mandarino Avana, incrociato con l'arancio amaro è stato ottenuto all'inizio del secolo scorso nel Nord Africa, in Algeria, il mandarancio, conosciuto anche come Clementina.
Tra le altre varietà note di mandarini c'è la varietà Cleopatra, originaria dall'India, con sapore aromatico e succoso.
Il Mandarino Tardivo di Ciaculli è di forma piuttosto piccola, con pochi semi e matura a febbraio-marzo.



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