Le proprietà degli agrumi
Gli agrumi sono frutti a
valore nutritivo molto elevato, ricchi di
vitamine A, B, C e P, inoltre l'acido citrico contenuto negli agrumi agisce nell'intestino favorendo il riassorbimento del calcio. Si può beneficiare delle loro proprietà consumando i
frutti freschi oppure sotto forma di
spremute, infatti una larga parte della produzione è utilizzata per la preparazione di spremute e
succhi naturali, marmellate e gelatine. Gli agrumi proteggono l'organismo con le loro proprietà
antiossidanti e rinforzando il sistema immunitario inibendo lo sviluppo dei tumori e favorendo la normalizzazione delle cellule colpite.
Per merito della notevole quantità di vitamina C in essi contenuta, gli agrumi aiutano l'organismo a difendersi dalle infezioni.
Una quantità pari a 100-200 grammi di succo racchiude 100 milligrammi di acido ascorbico, inoltre accelerano la cicatrizzazione delle ferite e hanno un'azione antiossidante, cioè combattono i radicali liberi. Aiutano anche a prevenire i tumori, soprattutto quelli allo stomaco, ciò e dovuto non soltanto all'apporto della vitamina C, ma anche alla presenza di pectina e di flavonoidi, che sono sostanze antiossidanti.
Non da ultimo va considerato che proteggono gli occhi, infatti uno studio pubblicato dal "Journal of the American College of Nutrition" afferma che le persone che mangiano regolarmente arance e pompelmi riducono il rischio di cataratte fino al 20%, questo perché gli antiossidanti combattono i danni dei radicali liberi.
Dal punto di vista antiossidante, la frutta migliore è quella che a maturazione è la più colorata possibile, come i mandarini, le arance e i pompelmi.
Sono anche ricchi di fibre, infatti la pectina è una fibra solubile, che è contenuta soprattutto nella pellicina che ricopre gli spicchi degli agrumi, ed è responsabile della riduzione dell'LDL, ovvero il colesterolo "cattivo".
Inoltre gli agrumi sono ipocalorici e ricchi di potassio, se ne possono mangiare a volontà e migliorano la circolazione dei capillari.
La coltivazione degli agrumi
Gli agrumi richiedono
climi miti e caldi perché sono molto sensibili al freddo e vengono danneggiati anche da temperature di poco superiori a 0 C. In generale le basse temperature, ma anche gli sbalzi termici, sono nocive per queste piante, per cui sono preferibili le zone nei pressi del mare.
In Italia gli agrumi trovano le condizioni climatiche più favorevoli in Sicilia, ma sono molto coltivati anche in Puglia, in Calabria, in Campania e nel Lazio. In altre regioni, ad esempio nelle località ventose, la loro coltura è possibile ugualmente ma solo ricorrendo a ripari con frangivento costituiti da siepi di piante adatte a questo scopo, come cipressi, tamerici, eucalipti, olivi o da vari altri materiali.
Contrariamente a come si potrebbe pensare, in altre zone situate a latitudini superiori la loro coltivazione è possibile perché si verificano microclimi particolarmente favorevoli, come ad esempio lungo le coste liguri, in alcune zone della Toscana e sulle coste di alcuni laghi, come ad esempio il lago di Garda (in Lombardia e in Veneto), il lago Maggiore (in Piemonte), sul lago di Como e sul lago d'Iseo in Lombardia.
Attualmente gli agrumi sono
i frutti più consumati nel mondo, sia per la loro adattabilità ai vari habitat, sia per le loro importanti funzioni, ma i consumi sono fra i più vari, ad esempio in Europa si va dai 101 chili all'anno procapite dei Paesi Bassi, ai 16 chili che vengono consumati in Inghilterra.
Gli agrumi si possono moltiplicare in vari modi, mediante margotta aerea, innesto e talea.
L'epoca di
maturazione degli agrumi copre un arco di tempo assai vasto, compreso tra giugno e novembre. Il grado di maturazione si stabilisce in base a diversi parametri, quali per esempio la colorazione della buccia, il tenore in succo o l'acidità.
La pratica di raccogliere con un certo anticipo sulla completa maturazione è sconsigliabile, perché questa non procede sensibilmente dopo il distacco del frutto dalla pianta.